Tecnologie emergenti

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Le nuove tecnologie favoriscono la diffusione, la fruibilità e la condivisione dei dati, ma impattano anche in modo determinante sulle modalità del loro trattamento.

Tecnologie emergenti

Il G7 privacy di Roma punterà molto sul tema delle “tecnologie emergenti”, a cominciare dalle “Privacy-enhancing Technologies” (cd. PETs).

Con “PET” si indicano un insieme di strumenti che, minimizzando l’utilizzo dei dati personali, allo stesso tempo ne massimizzano la sicurezza, riducendo il rischio connesso al loro utilizzo. Un esempio sono le tecniche di anonimizzazione o le tecniche che consentono l’analisi di dati senza doverne fare necessariamente copia.

In questo ambito, il lavoro del gruppo dei 7 ha appena concluso un caso-studio sull’analisi dell’utilizzo di dati relativi alla salute e sull’approfondimento delle tematiche inerenti i cd. “dati sintetici” – dati ricavati mediante l’impiego di specifici algoritmi di machine learning a partire da dati reali di un campione di individui – utilizzabili anche per il training degli algoritmi di machine learning senza dover usare i dati personali di persone reali.

Il caso-studio analizzato, dunque, partendo da un data base di prescrizioni di prestazioni medico-sanitarie reali, ha creato una data base di dati sintetici non più riconducibili ai dati reali. Il nuovo data base ha poi permesso di condividere questi dati per poi utilizzarli per la pianificazione e allocazione delle risorse del sistema sanitario senza compromettere la riservatezza dei pazienti.

Sempre nell’ambito PET, il G7 privacy si impegnerà a creare una “conoscenza di base” comune circa la terminologia utilizzata (ad es. su “de-identificazione”, “anonimizzazione”, “pseudonimizzazione”) che, senza contenere elementi giuridici propri delle diverse legislazioni, possa essere utilizzata da tutti i membri del G7.

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